Consigli di un discepolo di Jim Morrison a un fanatico di Joyce (con A. Porta)
(Consejos de un discípulo de Morrison a un fanático de Joyce, 1984)
L’esordio editoriale di Bolaño nella narrativa, dove compaiono già alcune costanti dell’opera futura: una trama poliziesca, d’azione, violenta, su cui si innestano le preoccupazioni metaletterarie dell’autore e da cui emergono le sue passioni viscerali. Una storia d’amore tossico intrisa di nichilismo fra una coppia di giovani balordi che si dedicano a imprese stile Arancia meccanica nella Barcellona degli anni Ottanta. Per lei finirà male, mentre il romanzo non finisce come il lettore si aspetterebbe, ma con un’appendice di lettere. Segue un breve racconto di analoga ispirazione, “Diario di un bar”. Lo scrittore catalano coautore del romanzo ne illustra la genesi in una nota finale.
La pista di ghiaccio
(La pista de hielo, 1993)
Il testo è la trascrizione il più possibile fedele della registrazione dell’intervista che feci a Bolaño alla Fiera del Libro di Torino nel maggio del 2003, pochi mesi prima che morisse. La registrazione fu effettuata nello stand della casa editrice Sellerio, e in qualche punto i rumori di fondo, l’abbassamento di voce o le interruzioni rendono incomprensibili alcune parole o brevi frasi. In questi casi, molto a malincuore, mi sono dovuto arrendere e sono stato costretto a operare qualche taglio. Una versione parziale dell’intervista, un po’ frettolosa per esigenze dei tempi di pubblicazione e ridotta per motivi di spazio, è apparsa sul n. 44 della rivista Pulp libri (con un’aggiunta successiva, nel 2007) e poi sul sito online dell’