Nel giugno del 1954, preceduto dai bombardamenti di aerei Usa e da una campagna montata dalla United Fruit Company, con il sostegno finanziario e logistico della Cia, un esercito di mercenari entrava in Guatemala dall’Honduras, stroncava la resistenza popolare e poneva fine all’esperimento di governo democratico di Jacobo Arbentz. Due anni dopo, dal suo esilio a Buenos Aires, Miguel Ángel Asturias pubblicava Week-end in Guatemala, che di quegli eventi costituisce un doloroso reportage e una potente trasfigurazione letteraria.